Cocktail: che storia!



Avete mai pensato alla parola cocktail? 

Strana parola per una bevanda in continua evoluzione che ha mille possibili ricette e che ha tante storie da raccontare. Sì, perché non c'è una storia certa che racconta le origini dei cocktail, ma tante storie che vedono patrie e ricette diverse. 

C'è chi è racconta che il cocktail sia nato nella cara e vecchia Europa, chi invece  è convinto che si nato oltreoceano. Chi ritiene che la parola sia di origine inglese da cock's tail, (tradotto "coda di gallo") altri ritengono che la parola abbia origine dal francese "coquetier" che sta ad indicare un piccolo contenitore usato per servire bevande a New Orleans nel XVIII secolo. 

Cocktail europei... 

Chi ritiene che i cocktail siano nati in Europa, intrecciano la sua origine con il nobile Vermuth bevanda creata dal distillatore italiano Antonio Carpano. Dal lontano 1786, anno in cui Carpano lo inventò, il Vermuth ha fatto da base a tantissimi Cocktail che si sono diffusi nei caffè europei insieme alla moda del vermouth come aperitivo.

Cocktail nord americani ... 

C'è chi fa risalire le origini nel primo ottocento negli Stati Uniti. Quel che rimane certo è che il primo riferimento ufficiale al termine "cocktail" appare sulla rivista americana The Balance and Columbian Repository, nel 1806. La descrizione è questa: bevanda stimolante composta da liquori di vario tipo, zucchero, acqua e amari.

Dai distillati di uva e frutta...

Questi liquori erano generalmente distillati ottenuti dal vino, dall’uva o dalla frutta come: Brandy, Grappa, Acquavite e Cognac e come ovvio il Vermouth. La grande fortuna dei cocktail, così come venivano intesi all’epoca, tramonta però in seguito a un’ondata di fillossera, malattia che colpì duramente la produzione vinicola. Da questa crisi i distillati nostrani vengono sostituiti da distillati come Gin, Vodka e Rum, che vengono miscelati con succhi di frutta, bitter, spezie...

La storia prosegue

Nel 1862 Jerry Thomas pubblica "How to Mix Drinks or The Bon Vivant’s Companion" il primo libro di ricette per cocktail. I cocktail hanno sempre più fortuna, fino ad arrivare agli anni del Proibizionismo. Tra il '20 e il '33, quando negli Stati Uniti si vieta la produzione e la vendita di alcolici, i cocktail variano. E di fronte al divieto di bere diventano una soluzione perfetta per camuffare il sapore degli alcolici di scarsa qualità si mischiano e si sperimentano ricette creative. 

Dagli stati uniti si assiste ad una diaspora e le persone migrando in Europa portando con sè l'arte della mixology nei bar di tutto il mondo: Londra, Parigi, Berlino ma anche di Cuba. Così nascono drink leggendari come il Daiquiri e il Mojito, bevande che legano le proprie origini ad artisti, luoghi, erbe.... 

La varietà dei Cocktail è talmente vasta che soddisfa il gusto di tutti. Miscelare e trovare nuovi equilibri è un'arte ma sperimentando si impara!

Giuseppe Branca