Lo Spumante e i borghi delle colline trevigiane: l’Italia della bellezza



Conoscere il vino significa anche conoscere il nostro straordinario territorio. Diamocelo non c’è regione, o provincia, che non offra dei vini più o meno pregiati e paesaggi dalle bellezze suggestive. Il tutto rigorosamente accompagnato da un’arte che tutto il mondo ci invidia. Oggi vi voglio raccontare un po’ di cose, ma solo un po’, giusto qualche spunto, sulle colline trevigiane dove si coltiva e si produce lo Spumante. Si tratta di un paesaggio lontano dalle mete di mare, un paesaggio dove non si incontra un turismo eccessivo, ma che offre luoghi di pace, dove potrete sorseggiare Spumanti eccellenti.

Conegliano

Conegliano è il primo nome che viene in mente a tutti quando si parla di Spumante. Ma Conegliano non è solo un nome, è anche una garanzia di qualità vinicola e di bellezza. Dal Castello potete godere di una vista panoramica sull’arcata delle colline circostanti, dove la vite è coltivata a perdita d’occhi. E sempre al Castello potete visitare un piccolo, ma suggestivo, museo dove sono conservati dipinti di autori pregevoli come Palma il Giovane, Cima da Conegliano e il Pordenone. Non sono nomi di primo piano della pittura solo perché questi artisti hanno condiviso il loro tempo con dei giganti assoluti della pittura come Michelangelo e Tiziano. Vi assicuro che queste pitture sono una bella scoperta anche per chi come me non è un esperto di arte.

Castello di San Salvatore

Dopo aver dato un’occhiata dall’alto al paesaggio, vi consiglio di percorrere la strada del Prosecco che si stende per 90 km tra colline morbide che a volte assumono forme sorprendenti. Lungo la strada trovate Susegana dove c’è un altro Castello, ancor più suggestivo di quello di Conegliano. E’ amplio e cinto da doppie mure ed è ben conservato. Presenta diversi stili perché è stato rimaneggiato più volte nel tempo. il Castello di San Salvatore è situato in posizione strategica per controllare i guadi. Si espande, pensate un po’, per trentamila metri quadrati di superficie, infatti è uno dei complessi fortificati più estesi d'Europa. Proprio qui che nel Cinquecento che Monsignor Giovanni Della Casa scrive il suo celebre Galateo. Particolarmente degno di nota il palazzo Collalto che prende il nome dalla famiglia nobile che ancora lo abita. Oggi, la Principessa Isabella Collato de Croÿ segue personalmente i vigneti e la cantina si può visitare. E’ obbligatorio prenotare la visita. Castello San Salvatore

Serravalle

 



Proseguendo per la strada dei vini potete incontrare molto altro ancora, io però vorrei indicarvi Serravalle piccolo quartiere di Vittorio Veneto. Qui potete passeggiare per la bella Piazza Marc’Antonio Flaminio, proseguire per le viette medievali fino alla scalinata di Santa Augusta. Prosegue tra sentieri ombrosi che si arrampicano sulle Prealpi, giungete al Santuario di Santa Augusta patrona del paese.

In ogni dove potete fermavi a sorseggiare ottimi vini. In Veneto, in generale, c’è una forte cultura dei vini e in ogni bar, anche il più semplice, c’è una lista di vini, figurativi un po’ in queste colline dove siete circondati da Spumante, cosa potete trovare.

In Vinicola vi ricordo il nostro prosecco selezionato, tra molti e avendo valutato un prodotto che possa offrire il giusto compromesso tra qualità e costo. Sono certo che dopo aver visitato le terre dei colli Trevigiani potrete gustarlo con maggiore consapevolezza. In alto i calici per ottimi brindisi. 

Giuseppe Branca