Le domande sul vino sono sempre tante, anzi tantissime.
Alcune sono ingenue, altre articolate, altre ancora difficili...
Ma tutte le domande possono aprire al sapere e alla scoperta.
Personalmente credo che le domande ci siano, e siano tante, quando un argomento ci appassiona e ci coinvolge.
E il vino a noi italiani interessa sempre.
Interessa in tanti diversi modi perché, diciamoci la verità, ci sono molti modi di bere, vivere e indagare il vino.
Dal mio piccolo angolo di osservazione, da nipote, da figlio e infine io stesso, da rivenditore di vini, noto, e mi fa sempre piacere, come non solo il vino sia un argomento grande e vasto, ma anche come ogni cliente, ogni consumatore, viva il vino in modo differente.
Sembra un'ovvietà questa, ma non lo è.
Perché il vino è un mondo che ci racconta tante cose del nostro paese, ed è anche un "prodotto" che fa capire le persone.
Sul vino tutti abbiamo una teoria, una valutazione, o un ricordo... E questo capita solo in Italia, è un "tema" che non smette mai di affascinarci, anche perché cambia in continuazione.
Il vino cambia ad ogni raccolto.
Mio padre era solito dire ai clienti che brontolavano "il vino non è una bibita, cambia ogni anno".
Ora io devo spiegare che "il vino si può costruire, ma non per questo si fa con le polverine" (vecchia fake news che ritorna spesso).
Il vino si ricava dal frutto della terra e della
lavorazione dell'uomo. Frutto e lavoro sono entrambi da conoscere
e da capire (volendo).
In queste settimane il programma Report ha parlato di vino, facendo pesantissime critiche e giustamente le domande sono cresciute più del solito.
E visto che a me le domande piacciono moltissimo, ho pensato di creare una serata aperta a tutte le domande che volete porci.
Anche a quelle che vi sembrano "brutte", o troppo "semplici".
Noi siamo qui a rispondere, convinti che non esistano domande "giuste" o "sbagliate" ma solo domande a cui dare risposte più, o meno ben articolate.
Ogni domanda può offrirci nuovi spunti di riflessione per continuare a raccontare (e bere) il nettare degli Dei. Un nettare che in Vinicola, ci appassiona da 5 generazioni.
Giuseppe Branca