Un tempo si diceva "zucca e melone alla sua stagione".
Suona meglio in dialetto però il concetto è chiaro: frutta e verdura sono meglio se di stagione.
Quando lo dicevano i nostri genitori, o i nostri nonni sembrava una cosa un po' noiosa e anche scontata.
Oggi la questione sta tornando all'attenzione di tutti, vuoi perché diamo attenzione, necessariamente, al KM zero, vuoi perché i costi delle materie prime sono aumentati tantissimo.
Ad ogni modo in questo periodo dell'anno un piatto sempre gradito e che scalda tutti sono certamente i pizzoccheri. Un piatto della nostra tradizione lombarda che ha ormai conquistato il mondo, o quasi.
La "tagliatella" di grano saraceno, piace e risulta una buona alternativa al classica piatto di pasta anche per i celiaci.
Perché il grano saraceno non contiene glutine. Qui vi descrivo la "mia" ricetta, che è leggermente alternativa a quella classica.
Io non uso la verza, o il cavolo nero, non tanto perché non mi piacciano ma per l'odore che lasciano tra le pareti domestiche!
Ingredienti
Formaggio Casera della Valtellina DOP, circa 180 g,
Pizzoccheri : 400 g,
Patate: 3/4 media grandezza,
Bieta: 180 g,
Burro: 30 g,
Salvia 4/5 foglie
Aglio 1 spicchio, Pepe q.b, Sale q.b. O in alternativa la Pestada (un insaporitore composto di erbe, sale, aglio, pepe)
La ricetta
Una volta che avete tutti gli ingredienti è facile. Lavate, tagliate a tocchetti le patate e le biete. Lessate entrambi per qualche minuto in una grande pentola con tanta acqua. Nel mentre preparate il formaggio, tagliatelo sempre a tocchetti. (Se non trovate la Casera, o la bitta, potete sostituirla con la più comune Fontina).
Quando gli ingredienti nella pentola saranno giunti ad una buona cottura, ma non saranno del tutto cotti, nella stessa acqua a cui avrete aggiunto il sale, versate anche la pasta.
A questo punto in una padella larga fate sciogliere il burro, poi aggiungete lo spicchio d'aglio (io lo lascio intero) e infine le foglie di salvia, sempre intere. Scolate la pasta, le patate e le verdure e aggiungetele al burro che nel frattempo starà friggendo. Saltare il tutto a fuoco vivo per un paio di minuti aggiungendo il formaggio che avevate già preparato.
Continuate a mescolare con un cucchiaio di legno e aggiungete la Pestata. Arrivati a questo punto a me piace aggiungere anche grana (forse qualche purista lo troverà di troppo, a me piace). Infine in caso i pizzoccheri non risultassero ben conditi (belli "vunci") aggiungete ancora burro, ma crudo. Il piatto dei contadini (buongustai) è in tavola!
Ma che vino servire con i pizzoccheri?
Tra i nostri vini consiglio Il Re è un Nebbiolo delle Langhe, un vino forte e deciso che si presta bene all'invecchiamento, un vino degno della tavola di un Re per l'appunto.
Oppure optate per un vino della Valtellina. Consiglio in particolare il vino Abbaglio della Cooperativa sociale Il Gabbiano. Si tratta di un rosso giovane ma dal carattere forte dal colore intenso. Anche Abbaglio è un Nebbiolo, un'uva che cresce bene in terreni non facili come sono le Langhe e la Valtellina per l'appunto. L'uva ha una maturazione lenta e tarda.
Ma qualunque sia la vostra scelta, in alto i calici, e buoni pizzoccheri a tutti!