Quattro vini in cerca d'un piatto. (Per una cassoeula.)



Ci sono piatti, sopratutto quelli tradizionali, che sono molto saporiti, particolarmente sostanziosi e altrettanto poveri. 

La cassoeula è forse il re dei piatti poveri nella tradizione contadina lombarda. Ricicla gli avanzi del maiale, le parti meno nobili e li sposa con le verdure più comuni in inverno, la verza. 



Cassoeula. Quale vino?


C’è anche una bella leggenda che narra la sua invenzione e si ambienta durante la dominazione spagnola.



La protagonista è una giovane cuoca che lavorava presso una famiglia nobile milanese. Un giorno la fanciulla si ritrova con la dispensa completamente vuota e a cena dovevano arrivare ospiti importanti. La donna era disperata: che fare? e il suo innamorato, un soldato spagnolo, le suggerì di riempire la pentola con gli scarti del maiale e le verdure dell’orto, le verze, per l’appunto… Tutto finì a meraviglia, il piatto piacque moltissimo e i due giovani convolarono a nozze.



La storia, quella vera, con fonti scritte, ci racconta tutt’altro. E la prima testimonianza la troviamo nel ricettario di Ruperto da Nola, che lavorava al servizio della corte Aragonese di Napoli, nel Quattrocento. Gli ingredienti elencati erano per l’appunto: avanzi di maiale e verdure di stagione.

Ora che sappiamo tutto, o quasi, di questo piatto che, di paese in paese, per non dire, di casa in casa, cambia leggermente ricetta, ci chiediamo: ma che vino scegliere per accompagnare la cassoeula?  



Vi propongo una serata per scoprirlo insieme. 


Presenterò quattro vini, che ho selezionato con il nostro enologo Benedetto Miggiano, per capire qual'è quello “giusto” per accompagnare la cassoeula. 


Faremo degustazione, ragionamenti e una vera e propria critica del rapporto dei sapori tra vino e cibo. 

Poi che sia chiaro: ad ognuno rimane il suo gusto, ma un conto è ciò che piace, e in tal senso le scelte rimangono tutte assolutamente valide e non discutibili, un conto è ricercare il bilanciamento tra un’inflessione vinosa acida e un gusto robusto, o, una consistenza corpulenta, con un vino frizzante…





E allora qual è il vino più “corretto” da bere con la cassoeula? 


L’elegante Barbera del Monferrato che si presenta con profumi intensi, con fragranze fruttate e un gusto caldo e morbido… Oppure il Lambrusco di Modena dalla vivace spuma, dal colore viola intenso, con note speziate e dal gusto pieno e avvolgente? E cosa dire di una Bonarda dell'Oltrepò Pavese? Vino DOP, color porpora brillante, dal gusto piacevole, con un ritorno di frutti rossi in finale? 


Tre vini diversi per colori, profumi e aromi ma anche per origine e storia… Avremmo modo di parlarne, di scoprire e di degustare. 


E il quarto vino, vi chiederete? Ancora non lo rivelo, per scoprirlo vi aspetto in Vinicola il 23 Febbraio


Giuseppe Branca




 

Dove: 

al 45, via per Cascina Amata, 45 Mariano Comense

Quando:

Giovedì 23 Febbraio or1 21:00

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